Su di Me

Cosa c’era per me “dietro l’angolo”… l’ho capito quando in una vacanza, girando per le stradine di Santorini, mi è venuto naturale prendere la macchinetta al volo (allora una compatta di plastica) e scattare questa foto… che ho poi chiamato “l’incontro”… un ISTINTO che mi ha fatto capire quale sarebbe stato il mio “MESTIERE”…

Il mio rapporto con la FOTOGRAFIA inizialmente non è stato dei migliori… quando “alta” più o meno quanto il mio cavalluccio di legno, un omone nero chiamato appositamente da mio padre mi diceva di sorridere e mi puntava addosso quello strano oggetto di metallo con un occhio tondo tondo su di me… scoppiavo inesorabilmente a piangere…

All’epoca fare il fotografo era un “mestiere” … con tutta la bellezza che questa parola ha in se… catturare la luce era un’arte misteriosa eppur stupefacente nella sua semplicità… fotocamere biottiche… pellicole a rullo… quando era ancora il nitrato d’argento a farla da padrone… Ricordo che anni dopo in camera oscura quando le immagini mi nascevano fra le mani alla luce rossa della lampada di sicurezza nel caldo liquido del Neutrol… fu un‘emozione… l’istante in cui tutto si ferma ed il tempo, come lo intendiamo normalmente, non esiste… passato e presente si confondono… ed io posso fotomontarmi accanto a mia madre in un abbraccio impossibile…

Dalla FOTOGRAFIA alla COMPUTERGRAFICA il passo è stato breve.

Cercare con una foto di COMUNICARE un CONCETTO, un'IDEA. Un'inquadratura è qualcosa che nasce negli occhi del fotografo in un EQUILIBRIO di luci e colori; poi … cercare la bellezza nella forma, nell'essenza, nelle linee che circondano i concetti, li racchiudono e li liberano proiettandoli verso l'OLTRE.

Nel 1991 dopo una lunga esperienza fotografica alla ricerca dell'inquadratura ideale, della COMUNICAZIONE PERFETTA ho dato vita alla AZIMUTH di Patrizia De Castro.

Dar  VOCE alle immagini, addizionarvi parole, linee, forme, suoni, arricchire e completare la comunicazione usando altri LINGUAGGI COMPLEMENTARI… era diventata un’ESIGENZA.

Entrare nel MONDO dei SEGNI dalla FOTOGRAFIA è come tornare all'essenza del Bianco e Nero, la Camera Oscura, quella in cui le emozioni non si creano “appaiono” o meglio “irrompono”. Nell'ESSENZA del TRATTO … l'AMPIEZZA della COMUNICAZIONE.

Un FOTOGRAFO sa VEDERE e far vedere a chi è interessato alla COMUNICAZIONE, un GRAFICO deve saper INTERESSARE alla comunicazione chi non sa VEDERE. Il mondo della GRAFICA é come un filtro magico che trasforma un “CODICE CIFRATO” in un “messaggio COMPRENSIBILE e CHIARO”.

Con AZIMUTH di Patrizia De Castro ho unito la capacità di FAR VEDERE, con l'uso di un linguaggio SEMPLICE e CHIARO, appagando il SOGNO/BISOGNO comunicativo di chi pur avendo “qualcosa di importante da dire”, in un mondo in cui l'immagine è tutto, non trovava il “vestito giusto”, “lo spazio adeguato” per farsi notare nel giusto equilibrio comunicativo dei vari ambienti aziendali che ho incontrato.

AZIMUTH di Patrizia De Castro è partita dal campo medico e farmaceutico, riuscendo a far VEDERE per la prima volta cose “già dette” ma mai "viste". Rendendo COMPRENSIBILE un linguaggio riservato a pochi, INTERESSANTE una comunicazione medico/scientifica ed ELEGANTE e CHIARA l'esposizione di una ricerca. Coprendo le esigenze di una fascia “intermedia” che non poteva “permettersi” i costi del mondo pubblicitario vero e proprio, ma non poteva continuare a “far da se'” per poi non trarne alcun RISULTATO comunicativo.

L’Idea era: usare la “COMPETENZA del mondo pubblicitario” ai costi del “mondo grafico”, avvalendosi delle più AVANZATE TECNOLOGIE per appagare le più disparate esigenze personali nei tempi “impossibili” di cui soprattutto il mondo della ricerca ha bisogno, guadagnandomi così sul campo, la STIMA e la FIDUCIA dei clienti.

Negli anni, gli ambiti che ho “attraversato” sono stati davvero i più “disparati”… dalla comunicazione di marketing per un prodotto… a quella umanitaria per le Onlus…  perché la COMUNICAZIONE NON HA FRONTIERE… ma differenti STILI si! Raccontare anche con ”l’immagine in movimento” … il restauro di un quadro… i contenuti scientifici di un convegno… e poi confezionarli in un DVD interattivo perché anche altri si possano arricchire del sapere… o metterli a disposizione su siti web dedicati…

Di certo in tutti questi anni non mi sono mai “annoiata”… perché ho la fortuna di fare un MESTIERE che si evolve in continuazione… ed i mezzi comunicativi diventano “Social”… e le comunicazioni più complesse entrano in tasca nello spazio di un App per iPhone… senza mai dimenticare di… CERCARE IL SEGNO… usando LINGUAGGI COMPLEMENTARI… perché solo la COMUNICAZIONE che ci EMOZIONACOLPISCE NEL SEGNO.